martedì 31 marzo 2009

Ispirazione dal post del Furio

Oggi m' hanno regalato un boomerang nuovo...
Il problema è stato buttar via quello vecchio...

venerdì 27 marzo 2009

Aggiornamentino

Oggi, in pausa pranzo, la seconda uscita.
Sempre quei 6 km, sempre quel ritmo.
Gnari: avevo il fiatone.



Dizionario
Gnari: masc. plur. dal dialetto bresciano= ragazzi.
Es.: sono andato al bar e ho incontrato i gnari.

Ripresa

Il titolo del post parla da solo: ho ricominciato a correre.
La prima uscita dopo più di 40 giorni di stop, è datata mercoledì 25 marzo. 6 kilometri in poco meno di trenta minuti, (ma non è certo il momento di controllare le lancette), accompagnato dal garmin (ma non è certo il momento di controllare il gps), il pantaloncino corto e le mie adidas.
Esco di casa con la gamba scoperta, e già questa è una "novità". Dall' anno scorso, a parte le gare d' inizio stagione, mi son sempre allenato con la calzamaglia.
E' una bella sensazione. L' aria fresca della sera indurrebbe ad un ritmo vivace, giusto per scaldarsi, ma le mie antenne sono sintonizzate sul gluteo sinistro e l' intenzione di non strafare, m' impone un ritmo prossimo al walking.
Percepisco da subito un fastidio leggero, sopportabilissimo, niente a che vedere con il dolore delle settimane prima, che non mi obbligava a posture strane e ad arrestare la corsa dopo pochi minuti.
Son felice, e sento che sono sulla buona strada per riprendermi completamente.
Rientro alla base, mando un sms alla Franci e volo in doccia.
Sto partendo da casa per raggiungerla alla pista di atletica, quando mi squilla il telefono...
-Allora? Com' è andata? Racconta tutto...
Io praticamente, che non ci stò più dentro dalla contentezza, le anticipo qualcosa dal cellulare, e mentre batto il record di percorrenza sulla tratta Brescia-Rodengo, in pochi minuti son da lei.
Le racconto dei miei 6 kilometri, delle sensazioni, del clima, delle scarpe...
Lei mi ascolta felice.
So che aveva voglia di sentirsi dire da me queste cose. Sò che anche lei, è stata "infortunata" nel non vedermi correre. E' una runner pure lei, una runner in forma, e il resoconto del suo allenamento ne è la prova: ripetute brevi in pista, con un mille sul finale, il tutto condito da ottime sensazioni.
E quelle le posso confermare anch'io: le son stato accanto in bici durante il lungo di 30km alla maratona di Brescia. L' ho vista bene. Sciolta, mai in affanno e quel 2h,37' facile, che fa ben sperare.
Avere accanto una compagna che fa sport, il tuo stesso sport, e che capisce perfettamente cosa voglia dire star fermi per un infortunio, ma che soprattutto, ti renda il periodo di "riabilitazione" meno traumatico, noioso e strassante di quello che sia realmente, è una fortuna per pochi.
Io sono uno di quelli.

lunedì 23 marzo 2009

5 Terre.



Il programma di riabilitazione prosegue.
La località per la terapia iodio/ambientale, preposta all' ottimizzazione della calcificazione ossea, con chiari ed immediati benefici estesi anche all' apparato respiratorio, è stata individuata nel territorio della riviera ligure di levante, compreso tra Monterosso e Rio Maggiore, meglio conosciuto come Cinque Terre.
La giornata tipo, prevedeva piacevoli passeggiate su terreno misto, alternando incursioni su strade bianche e sentieri di facile percorrenza, ad attraversamenti di sobborghi abitati, di notevole interesse turistico/culturale.
Componente fondamentale ed assolutamente non trascurabile, per la perfetta riuscita del soggiorno riabilitativo, è il profilo alimentare-dietetico, al quale ci si deve rigorosamente attenere.
La dieta, egregiamente bilanciata, prevedeva:
  • pepata di cozze
  • marinata di cozze
  • zuppa di pesce
  • spaghetti alle vongole veraci
  • vermentino ligure
  • farinata
  • limoncello
  • caffè
Il tutto, coadiuvato, supportato e soprattutto condiviso dal mio coach, la Franci.

E con oggi, sono 40

Premessa: i miei complimenti a Tiziano, Mario ed Armando per la loro maratona romana.
Brai, gnari.

Quaranta: la noia.
Non ci credo: lo dice pure la smorfia.
Quaranta giorni di stop.

Domani, sarò a far consultare la risonanza dall' ortopedico del Centro Marathon.
Non m' aspetto nulla di eclatante: una frattura, specialmente se composta, ed ancor più se non ingessabile, guarisce da sola.
Ascoltando il mio fisico, pare che il dolore sia quasi del tutto scomparso quindi, credo che m' imporrà ancora una settimana di sosta ai box, dopodichè mi farà fare un RX per vedere lo stato del trauma.
Mentalmente rassegnato, da più di due settimane, non faccio progetti agonistici.
L' intenzione di partecipare alla mezza in notturna di Jesolo, è minacciata quotidianamente dalla mia non ripresa degli allenamenti, così come il mio peso forma, aiutato però dalla Quaresima di dolci, da troppo tempo non incontra il verdetto irremovibile della bilancia.
Ho la sensazione di essere ingrassato notevolmente, ed anche se la Franci sostiene di preferirmi così, mi sento addosso, oltre ai kilogrammi di troppo, anche troppi secondi al km, che dovrò smaltire, appena potrò reinfilarmi le scarpe.
Aspettiamo...

giovedì 19 marzo 2009

Sms

La Franci m' ha appena scritto: "sei impegnativo, ma dai soddisfazioni".
Io amo questa donna.

Aggiornamento in real time


Non ci crederete ma sto ascoltando "people from Ibiza".
Autore: Sandy Marton.
Ah... I favolosi Anni Ottanta.

C'è il sole, comunque...

Aggiornamento volante del blog (è un periodo abbastanza intenso)...
Ho ritirato il referto della risonanza magnetica, ed essendo già preparato alla diagnosi (anticipatami dal tecnico radiologo), non mi son scomposto più di tanto.
Così come non s'è scomposta, la frattura dell' aletta sacrale sinistra del sottoscritto.
Avete capito bene: mi son rotto l' osso sacro.
Ma dato che oggi c'è il sole, è San Giuseppe, e stasera suonano persino gli AC/DC a Milano, il mio umore non è scalfito dagli eventi.
Dico "vaffanculo", penso a guarire e mi ascolto questi pazzi australiani con il distorsore nell' animo.
Ci aggiorniamo stasera.
Ciao ragazzi.

venerdì 13 marzo 2009

giovedì 12 marzo 2009

Tac

Stamattina finalmente, ho ritirato i risultati della tac.
Cos'è emerso?
Nulla.
O meglio: dal punto di vista ossa/schiena, non ho niente, mentre a livello muscolare non si sà, tant'è che il dottor Rosa, m'ha già prenotato una risonanza magnetica per lunedì prossimo.
Stasera però, illuso sulle mie condizioni (non avevo alcun male al gluteo), ho riprovato a correre.
Un kilometro sotto casa e il dolore si è fatto vivo quasi immediatamente, seppur molto più lieve rispetto ai giorni scorsi.
Ormai son rassegnato: star fermo un mese (ieri la ricorrenza esatta) o un mese e mezzo, non cambia nulla.
Sarebbe sciocco ormai, cercare di correre avvertendo comunque un leggero fastidio, magari aggravando ulteriormente la situazione.

Riposo. Riposo. Riposo.

Premessa


Se da quest' oggi su questo blog, non troverete mai più la cifra "uno", scritta secondo il carattere arabo e nemmeno più un punto esclamativo, è perchè ho rovesciato una tazza di caffè sulla tastiera del pc. (punto esclamativo).

Prenderei la palla al balzo, per cominciare a "pensare different"...

martedì 10 marzo 2009

Tranquilli: ci pensa Trenitalia

Stamattina rientra la Franci.
E' da giovedì scorso che non ci vediamo.
Partita ieri sera da Parigi alle 20, sarebbe dovuta arrivare stamattina per le 6.45 a Brescia.
Vuoi la paura che la sveglia non suoni, vuoi la gran voglia di vederla, stamattina alle 5:45 ero già a fissare il soffitto.
Raggiungere la stazione all' alba è cosa di 5 minuti da casa mia, tant'è che cerco di prenderla larga fermandomi a far colazione in un bar e a comprare il giornale.
Sono in strada.
L' orologio segna le 6:20.
Puntuale l' sms della mia donna.
Mi aspetto un: "20 minuti e siamo in stazione".
Nada. Il treno è fermo a Milano.
Annamo bbene...
Opto per una pennichella in auto, ma la mia postura già compromessa, per la quale ho fatto una tac giusto ieri pomeriggio, mi fà desistere.
Torniamo a casa, và...
Ed infatti, mentre vi stò scrivendo, m' è arrivato l' ultimo aggiornamento: "stiamo partendo ora da Milano".
Trenitalia: ti denuncio per oltraggio ai sentimenti del sottoscritto.
Da quattro giorni non vedo la Franci e comincio veramente a non starci più dentro...

lunedì 9 marzo 2009

A parte gli scherzi

Cher dire di una domenica di sport, aggregazione, amicizia?
Io personalmente, non sono in grado di metter su "carta" le sensazioni intense che ho provato.
Ricordo momenti, attimi, sguardi. E li ho fatti miei.
Mi porto dentro la breve passeggiata con Furio, mentre ci portavamo sulla zona del via.
Il fiume di cose che avremmo voluto dirci... E che ci diremo...
Ho nitida la concentrazione di Franchino durante la sua gara, così come la sua semplicità ed umiltà, nonostante snoccioli una dietro l' altra, delle prestazioni da grido.
Ricordo i tatuaggi e le scarpe di Igor, la sua faccia simpatica e la sua bandana, che lui non lo sa, ma lo rallenta di almeno un secondo al km.
Il Pimpe: un concentrato di effervescenza, simpatia e sana follia. Agghindato con una tuta di carta bianca, era l' anello di congiunzione tra un seguace di Casarin al G8 ed un ufficiale dei RIS di Parma.
E la comitiva meneghina, capitanata da Lucky: degno sosia di Sergio Conforti, ai più conosciuto come Rocco Tanica, il grande tastierista degli Elio e le Storie Tese.
Stoppre, granata nell' animo e nell' accento, che te lo ritrovi li, mentre stai mangiando, a farsi fotografare, tra me e Franchino, manco fossimo Martin Lel e Gebre.
Tutti stupendi, non c'è ce dire.
Ora però, l' angolo della commozione è finito.
Atleti: vi voglio massicci, allenati e incazzati per il vostro prossimo obiettivo.
Io nel frattempo, cerco di riprendermi dall' infortunio.
Buona corsa, uomini.

Il vero motivo dell' 1 e 19 di Furio

Credeva ci fosse l' autovelox...




sabato 7 marzo 2009

La pensatona della settimana

Se tiro l' orecchio, mi sembra di sentirvi: vroomm, vroomm...
State scaldando i motori, vero?
Cazzo se v' invidio...
Ho talmente voglia di correre, che mi s' annebbia la vista.
Ho sperato fino all' ultimo, di riuscire a tirar insieme uno stato di forma decende per poter condividere con voi amici bloggers, almeno il riscaldamento pre-gara di domattina, ma purtroppo il dolore persiste.
Ma dato che sono un testone, e che la voglia di esser con voi domattina è davvero tanta, ho pensato di seguire la gara in bici.
Potrò essere al via, potrò seguirvi durante il percorso, ma soprattutto potrò vedervi a braccia alzate sulla striscia d' arrivo.
Son con voi, gente.
A domani.

venerdì 6 marzo 2009

Work in progress


Se in questo momento state riscontrando problemi con la visualizzazione del mio blog, e avete la sensazione che si stiano materializzando sul vostro monitor delle imprecazioni in burgundo, non abbiate paura: stò solo cercando di modificare il layout...

giovedì 5 marzo 2009

Riflessioni

Scherzi a parte, (vedi il post di prima), oggi mi sono sottoposto alla prima seduta dal fisioterapista.
20 minuti di massaggio intenso, con dei picchi prossimi alla sofferenza.
Terminata la seduta (la prossima venerdì 13), Pietro il fisio, mi ha detto di provare in serata a correre.
Perplesso, al termine della giornata, dopo 3 settimane esatte, mi son infilato le scarpe, lo spolverino (che poco è servito a proteggermi dalla pioggia battente) e sono uscito.
Decido di stare nei paraggi, iniziando il "warm-up" nel parchetto davanti a casa, per evitare di trovarmi poi troppo distante e magari nuovamente con la "gomma a terra" e dover aggravare ulteriormente una situazione già di per sè triste.
Non mi sbagliavo: una seduta fisioterapica non è certo la mano di un guaritore e il parchetto sotto casa è gia un percorso da sky running, nelle mie condizioni...
1100 metri a 5',35". Tanto è bastato per rendermi conto della situazione.
Nulla è cambiato.
Mi affido alla fortuna, alle buone mani di Pietro Rossi, e all' esito della TAC di lunedì prossimo.
Non mollare, Andrea.
...Me lo dico da solo.

Massaggio con salto

Proprio così: massaggio con salto.
La tecnica prevede che il massaggiato, si stenda a pancia in giù (supino, soprano, suprino o come cazzo si dice) sul lettino. Preventivamente spogliato delle vesti inferiori, mutande escluse, con il capo affondato in una feritoia preposta ad accogliere fiumi d' imprecazioni, si sottoponga alle manipolazioni del massaggiatore il quale, individuata abilmente la zona incriminata, applichi una digitazione efficace, terapeutica, e alquanto dolorosa, tale da provocare un rimbalzamento in stile "Linda Blair" sul lettino appunto, da parte del malcapitato infortunato.

Solo per te.

Ti Amo, Franci.

mercoledì 4 marzo 2009

Con affetto e stima...

Affaticamento muscolare.
Questa è la diagnosi di Pietro Rossi, un fisioterapista da 8 primi e rotti sui tremila, con alle spalle "guarigioni" illustri nel mondo dello sport.

Ieri mattina, complice un buco di lavoro, mi son fatto visitare al centro "San Giovanni" di Via Cremona, presso il quale lavora la persona alle quale stò affidando il mio recupero fisico.
Steso sul lettino, gli son bastate due manovre ai miei arti inferiori per trarre le seguenti conclusioni:
1° non è nessun tipo di sciatalgia
2° non ho nessuna sindrome o infiammazione al muscolo piriforme
3° non faccio alcun tipo di stretching
4° e degna considerazione scaturita dalla 3° conclusione: sono un cazzone!
Domani quindi, alle 12:30, sono sotto le sue manipolazioni: mezz' ora di massaggi ed esercizi posturali.
Tempi di ripresa per la corsa: molto molto brevi.
Se così fosse, voglio fare come i veri atleti e regalargli una mia foto incorniciata, con tanto di autografo, da appendere in ambulatorio...

Che sborone...

lunedì 2 marzo 2009

No line on the horizon

Ne parlano già come un capolavoro assoluto, paragonato al divino Hactung Baby.
Appena posso, me lo vado a comprare.

Pettorale numero 357.

Mercoledì 11 febbraio.
Pista d' atletica dell' Istituto Abba.
Ore 18:30.
In programma 10x1000 a 3',35"/km con recupero 200m.
Il clima, come al solito, se ne frega delle mie tabelle e sfodera per l' occasione, una delle sere più umide, bastarde e fredde delle ultime settimane.
Me ne frego: saluto i gnari(1) in spogliatoio (per loro quella sera, erano 20x400), e comincio il riscaldamento, lungo la pistina a bordo tartan.
3 km tranquilli e m' infilo in corsia d' accelerazione.
Le gambe girano, i passaggi sono da orologio svizzero, (il garmin in pista, lo rifiuto) e il morale, a fine sessione è decisamente alto.
Volo in doccia con la consapevolezza che stò lavorando bene, la testa è più che motivata e Treviso, il 29 marzo, con tutto il rispetto che si deve ad una maratona, non mi spaventa.
Il giorno seguente, in pausa pranzo, un sole timido mi accompagna nei 50 minuti di scarico che avevo in programma.
Decido per il giro dei 12 (alzi la mano chi non ha, nel bouquet percorsi, un "giro dei 12).
E' un percorso che mi piace, nel senso che dalle mie parti, bisogna anche accontentarsi. Il quartiere non offre nulla di stimolante sotto l' aspetto dell' impatto visivo, ma quantomeno, quest' itinerario, ricalca alcuni passaggi su stradine di campagna, alternandosi a tratti asfaltati poco battuti dalle auto.
Le gambette stanno bene, fiato e cuore, non li calcolo nemmeno, ma ecco che al km 8, un dolorino infame si presenta al gluteo sinistro.
Lo ignoro, e facendo finta di niente, mi concentro sulla strada che ho ancora da percorrere.
Niente da fare: il bastardello calca la mano, e la mia falcata, da quasi fluida (non sono proprio Gebre, vedendomi correre) rasenta il ridicolo.
La gamba sinistra fatica ad alzarsi, e il piede, in fase d' appoggio, diventa l' equivalente di una cazzuola da muratore.
Arrivo a casa, suono il campanello per farmi aprire, ed imprecando i santi del calendario, cerco di salire in mansarda. E' un' impresa: ipotizzo di arrampicarmi, come fossi in falesia davanti ad un 6A+.
Mi fiondo a googolare e l' autodiagnosi è subito fatta: lombosciatalgia.
Ad oggi, dopo 16, e dico 16, signori miei, giorni d' inattività, dopo 2 scatole di feldene/muscoril, dopo una visita dal Dottor Rosa (sì, proprio quello dei keniani), il quale, orientato pure lui sulla sciatica, m' ha sottoposto ad un ciclo di tecarterapia, alternato a 2 interventi chiropratici, il dolore, localizzato praticamente al solo gluteo, non è ancora sparito.
Ultima spiaggia: la TAC. (il mio medico s'è rifiutato di farmi l' impegnativa per la risonanza magnetica).
Appuntamento il 9 marzo alle 15:10.
Dopodichè, il voucher per Lourdes è già mio.
P.S. Il pettorale 357, è quello della Treviso Marathon. Ormai un miraggio. Sigh...

Qua sotto, il grafico del mio ultimo allenamento.

domenica 1 marzo 2009